Ridotta a macchietta, caricatura o anacronismo. Oppure recuperata con operazioni più glamour che politiche. Invece ora la più giusta rivoluzione del XX secolo ritorna. A patto di farla insieme agli uomini. Perché l’unico numero primo pari è il due. (Melania Mazzucco, Repubblica 10.5.15)
Non è facile parlare di genere. È un argomento che crea disagio, a volte persino irritazione. Tanto gli uomini quanto le donne sono restii a discuterne o si affrettano a liquidare il problema. C’è chi chiede: “Perché la parola “femminista”? Perché non dici semplicemente che credi nei diritti umani, o giù di lí”?
Io vorrei che tutti cominciassimo a sognare e progettare un mondo diverso. Un mondo più giusto. Un mondo di uomini e donne più felici e più fedeli a se stessi. Ecco da dove cominciare: dobbiamo cambiare quello che insegniamo alle nostre figlie. Dobbiamo cambiare anche quello che insegniamo ai nostri figli.
(Chimamanda Ngozi Adichie)
Ciclo “Immagine e parola”
Melania Mazzucco presenta – in collegamento skype
“Dovremmo essere tutti femministi”
di Chimamanda Ngozi Adichie
mercoledì 13 gennaio ore 19, Libreria Italiana di Lussemburgo
organizzato dalla Libreria Italiana e da Time for Equality
In questo saggio molto personale, frutto dell’adattamento di una conferenza TEDx di straordinario successo, Adichie offre una definizione originale del femminismo per il XXI secolo. In Svezia. dove è uscito il 1° dicembre, il libro sarà distribuito gratuitamente a tutti i sedicenni.
Chimamanda Ngozi Adichie (1977), nata in Nigeria, ha studiato negli Stati Uniti. Vincitrice di importanti premi con L’ibisco viola e Metà di un sole giallo, con Americanah, il suo terzo romanzo, si è aggiudicata il National Book Critics Award 2013. Tutti e tre i libri sono pubblicati da Einaudi.